Imbarazzante vittoria degli uomini di Romeo che ribaltano il pronostico con grinta.. e un po' di culo
E' un inatteso trionfo (8-2) quello che alla fine di una grande serata di sport vede la PolisPortivaPietroPersico concludere il suo esordio al Lanteri con un forse eccessivo ma meritato vantaggio.
L'idea iniziale era di trovarsi per una partitella senza pretese: mescolare uomini, moduli, schemi e impratichirsi nell'uso del campo grande. Ma una volta sul sintetico di Babbo Lanteri le cose vanno diversamente sin dal riscaldamento: si sente la voglia di confrontarsi, di provare gli schemi faticosamente consolidati nei duri allenamenti della Fontina e il brivido di rischiare la figuraccia, nella consapevolezza che da perdere, oggettivamente, c'è poco.
E così le squadre son presto fatte: casacca arancio aderente per la PPPP Vs Presciuttin Gladiators, con l'inserimento tra le loro fila di un DeTotto che in un paio d'occasioni si rivelerà uomo prezioso. Per noi, però (non determinante per la sconfitta dei suoi e non risparmia comunque fiato, ma fatica a inserirsi in un modulo che non è congeniale né a lui, né alla partita).
Al fischio d'inizio si respira aria da partitella parrocchiale, è in agguato la noia di una partita senza storia, ma il Tatonzio (incerto nell'adattarsi alle dimensioni del campo) deve dimostrare che di Montero non ha acquisito solo l'acconciatura e s'impone fin da subito con un paio di interventi che non fanno rimpiangere l'assenza del Mattu: è l'inizio di un crescendo che sfocia in agonismo da partita vera (o quasi).
I Presciutti si mostrano decisamente superiori sul piano della tecnica individuale, ma peccano in concretezza: in avanti cercano l'azione perfetta (finendo spesso per complicare il pane) e talvolta la trovano ma manca il gol, che lascia lentamente spazio a un comprensibile sconforto. L'Uomo di Campo in persona si sacrifica, si trattiene, rimanendo arretrato per buona parte della gara e francamente non capiamo il perchè, con un attacco che brilla di tecnica ma manca di sostanza (e lui si sa, ne ha da vendere).
E' un inatteso trionfo (8-2) quello che alla fine di una grande serata di sport vede la PolisPortivaPietroPersico concludere il suo esordio al Lanteri con un forse eccessivo ma meritato vantaggio.
L'idea iniziale era di trovarsi per una partitella senza pretese: mescolare uomini, moduli, schemi e impratichirsi nell'uso del campo grande. Ma una volta sul sintetico di Babbo Lanteri le cose vanno diversamente sin dal riscaldamento: si sente la voglia di confrontarsi, di provare gli schemi faticosamente consolidati nei duri allenamenti della Fontina e il brivido di rischiare la figuraccia, nella consapevolezza che da perdere, oggettivamente, c'è poco.
E così le squadre son presto fatte: casacca arancio aderente per la PPPP Vs Presciuttin Gladiators, con l'inserimento tra le loro fila di un DeTotto che in un paio d'occasioni si rivelerà uomo prezioso. Per noi, però (non determinante per la sconfitta dei suoi e non risparmia comunque fiato, ma fatica a inserirsi in un modulo che non è congeniale né a lui, né alla partita).
Al fischio d'inizio si respira aria da partitella parrocchiale, è in agguato la noia di una partita senza storia, ma il Tatonzio (incerto nell'adattarsi alle dimensioni del campo) deve dimostrare che di Montero non ha acquisito solo l'acconciatura e s'impone fin da subito con un paio di interventi che non fanno rimpiangere l'assenza del Mattu: è l'inizio di un crescendo che sfocia in agonismo da partita vera (o quasi).
I Presciutti si mostrano decisamente superiori sul piano della tecnica individuale, ma peccano in concretezza: in avanti cercano l'azione perfetta (finendo spesso per complicare il pane) e talvolta la trovano ma manca il gol, che lascia lentamente spazio a un comprensibile sconforto. L'Uomo di Campo in persona si sacrifica, si trattiene, rimanendo arretrato per buona parte della gara e francamente non capiamo il perchè, con un attacco che brilla di tecnica ma manca di sostanza (e lui si sa, ne ha da vendere).
Il motto della nostra difesa è "Se non hai fiato, toglilo a loro", e si traduce in asfissianti marcature sui due uomini di punta.

Difatti più tentativi si infrangono sulla panza del Tatonzio (di cui proponiamo una diapositiva durante una concitata fase di giuoco) o sugli ostici stinchini del dinamicissimo BIMBOCCHIALUTO (vero Uomo Ovunque della gara), quando non vengono addirittura prevenuti dall'asfissiante pressing del DanielSan (Colui che non solo ti ruba il fiato, ma poi te lo rivolta contro e te lo fa pure sentire sul collo: impagabile).
Menzione speciale per il Donzelli che rivela innate doti da portiere (da coltivare?): classe e stile, pantaloni Reppòni e riflessi felini si fondono in una nuova mitica figura che fa sembrare l'uomo ovunque uno spreco de fiato: l'Uomo Lì. Sta lì. Altrettanto efficace nel suo, ma con molto meno sforzo. E' fermo lì ma non sente cazzi o preputsi e le para TUTTE, una dopo l'altra: un po' gatto, un po' bersaglio, ma il risultato è sempre quello: di lì non passa niente. MIAO, BANG!
In avanti però i nostri non sono da meno, tutt'altro: sprecano poco, insaccano molto, con percentuali da Maradona ai rigori senza portiere. A partire dal Cris, centravanti vero, che si leva pure lo sfizio del gol di testa. Sulle fasce Romeo dispensa palloni preziosi e consigli da vecchio marinaio a destra, Di Raimo (tardo nella vita e nel presentarsi sul campo, ma puntuale all'appuntamento con il gol) ubriaca e confeziona palloni a sinistra, quando non ci ha già pensato il DanielSan con le sue efficaci incursioni.
Nuova menzione, ma DOVEROSA, per il BIMBOCCHIALUTO (altrimenti che Uomo Ovunque sarebbe? Alveoli alieni a doppia, tripla velocità sono l'unica spiegazione possibile). Da dopo la metà campo costruisce, copre, pressa, ribadisce in rete le ribattute della difesa avversaria fino a emozionare con una traversa da brivido che tutto fa vibrare, persino Padre Lanteri in persona che segue il match dalla tribuna VIP dell'alto dei cieli. E' la Consacrazione definitiva.
E via, via così, potremmo andare avanti all'infinito e oltre, a goderci un vittorioso esordio che rimarrà negli annali, costruito con una prestazione ruvida ed efficace, ove alla mancanza di fiato sopperivano un'ottima tenuta dei rispettivi ruoli e relative zone di campo oltre agli insostituibili polmoni del fanciullo multilenticolare.
Onore agli avversari, decisamente sfortunati sottoporta e giustamente vogliosi di rivalsa (sicuramente il risultato finale non rende loro merito, ma in questa settimana avranno di che riflettere).
Menzione speciale per il Donzelli che rivela innate doti da portiere (da coltivare?): classe e stile, pantaloni Reppòni e riflessi felini si fondono in una nuova mitica figura che fa sembrare l'uomo ovunque uno spreco de fiato: l'Uomo Lì. Sta lì. Altrettanto efficace nel suo, ma con molto meno sforzo. E' fermo lì ma non sente cazzi o preputsi e le para TUTTE, una dopo l'altra: un po' gatto, un po' bersaglio, ma il risultato è sempre quello: di lì non passa niente. MIAO, BANG!
In avanti però i nostri non sono da meno, tutt'altro: sprecano poco, insaccano molto, con percentuali da Maradona ai rigori senza portiere. A partire dal Cris, centravanti vero, che si leva pure lo sfizio del gol di testa. Sulle fasce Romeo dispensa palloni preziosi e consigli da vecchio marinaio a destra, Di Raimo (tardo nella vita e nel presentarsi sul campo, ma puntuale all'appuntamento con il gol) ubriaca e confeziona palloni a sinistra, quando non ci ha già pensato il DanielSan con le sue efficaci incursioni.
Nuova menzione, ma DOVEROSA, per il BIMBOCCHIALUTO (altrimenti che Uomo Ovunque sarebbe? Alveoli alieni a doppia, tripla velocità sono l'unica spiegazione possibile). Da dopo la metà campo costruisce, copre, pressa, ribadisce in rete le ribattute della difesa avversaria fino a emozionare con una traversa da brivido che tutto fa vibrare, persino Padre Lanteri in persona che segue il match dalla tribuna VIP dell'alto dei cieli. E' la Consacrazione definitiva.
E via, via così, potremmo andare avanti all'infinito e oltre, a goderci un vittorioso esordio che rimarrà negli annali, costruito con una prestazione ruvida ed efficace, ove alla mancanza di fiato sopperivano un'ottima tenuta dei rispettivi ruoli e relative zone di campo oltre agli insostituibili polmoni del fanciullo multilenticolare.
Onore agli avversari, decisamente sfortunati sottoporta e giustamente vogliosi di rivalsa (sicuramente il risultato finale non rende loro merito, ma in questa settimana avranno di che riflettere).
Ci prepariamo a un'agguerrita rivincita per giovedì prossimo, stesso posto, stessa ora. E non sarà una passeggiata.
Ma si sa, l'appetito vien mangiando...
8 commenti:
(Sì, sono i commenti dle post vecchio, tanto non ce n'erano)
Ovvio che al 7 ci sono, come che la cena indiana mi tira abbestia.
Chi si aggiunge?
Calciassette sì, cena indiana forse
per il calciassette mi considero contato nella presciutteam
La cena indiana potrebbe essere interessante, diciamo che salvo imprevisti ci sono.
markino : ci sono ci sono ... ma nn contatemi x la cena !
presente per il calciassette
io mi autoinvito per il calcio a sette essendone stato il maggior esponente pubblicitario, mancato per impegni di lavoro a londra, e perciò verrò visto che mi sono anche sforzato di usare il blog..
e bella a voi.. martino
presente come sempre
People should read this.
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